Pianella, 22 Luglio 2015 - Una Visita guidata alla scoperta della tecnica antica e della tecnologia moderna nella produzione dell’olio di oliva della nostra zona D.O.P.
(idea ed organizzazione : azienda agricola Tenuta Basciano, a cura di Angelika Wessel)
Pressa a vite in Legno XVIII secolo con fiscolo antico |
Sicuramente 300 anni fa l’olio di oliva non poteva avere il profumo e il
sapore eccelente di un Extravergine D.O.P. Aprutino-Pescarese di oggi. Il
gruppo di viaggiatori tedeschi ed italiani rimangono sorpresi quando il Presidente del Consorzio D.O.P.
Pescarese Aprutino, Dott. Silvano Ferri
gli fa vedere un profondo buco nel pavimento del antico frantoio Trappeto Grande di Pianella, “qui veniva fatto confluire il mosto oleoso prodotto
con il torchio a vite in legno, l’olio essendo più leggero dell’acqua, veniva “recuperato o pescato” semplicemente con una
padella in superficie” spiega agli ospiti stupiti.
Vediamo il torchio a vite in legno di quercia, pesante, nero, impregnato
dell’essenza di centinaia di spremiture, lavori e fatiche immense, mentre i fiscoli antichi sono delle
ciambelle ovali, tessuti grossolanamente,
dove la pasta di olive veniva semplicemente inserito all’interno, poi schiacciati con l’ausilio dell’immenso
argano in legno.
L'olio veniva "pescato" |
il bellissimo locale antico con le volte a crociera del Frantoio |
Notiamo le carte di gioco, le bottiglie di vino impolverate, le scritte e
annotazioni dietro la porta. “il
frantoio”, spiega L’assessore al turismo Romeo
Aramini del Comune di Pianella, “
era anche un punto di incontro, era situato al centro del paese, lì faceva
caldo, c’era tanta gente e ci si andava per chiaccerare o per passare semplicemente il tempo”.
L’Olio di oliva è stato sempre una merce preziosa, le prime testimonianze
sulla produzione di olio d’oliva tra Moscufo, Loreto Aprutino e Pianella
risalgono addirittura all’epoca romana, ed è grazie ai monaci Benedittini che ancora oggi coltiviamo la
specie d’ulivo “Dritta”. Ma rimane sorprendente il fatto che la tecnica di
poduzione dell’olio d’oliva rimane sostenzialmente invariata fino all’inizio
del 900. L’asino che trottava per ore, facendo girare le pesanti macine di pietra sparisce solo con la
scoperta dell’elettricità e solo intorno al 1925 grazie all’ingeniere Abruzzese Corradino D’Ascanio viene sviluppato un
frantoio più moderno che impegna la pressa idraulica e il sistema di centrifuga
per separare l’acqua dall’olio.
Antica macina di pietra |
L’Olio di oliva è stato sempre una merce preziosa, le prime testimonianze
sulla produzione di olio d’oliva tra Moscufo, Loreto Aprutino e Pianella
risalgono addirittura all’epoca romana, ed è grazie ai monaci Benedittini che ancora oggi coltiviamo la
specie d’ulivo “Dritta”. Ma rimane sorprendente il fatto che la tecnica di
poduzione dell’olio d’oliva rimane sostenzialmente invariata fino all’inizio
del 900.
L’asino che trottava per ore, facendo girare le pesanti macine di pietra sparisce solo con la
scoperta dell’elettricità e solo intorno al 1925 grazie all’ingeniere Abruzzese Corradino D’Ascanio viene sviluppato un
frantoio più moderno che impegna la pressa idraulica e il sistema di centrifuga
per separare l’acqua dall’olio.
Bidoni per la conservazione dell'olio - ieri |
Conservazione dell'olio - oggi |
“ancora 50 anni fa, le olive venivano raccolte con le mani e portate al frantoio fino alla fine di gennaio - lì ovviamente, non venivano lavate” , siamo d’avanti ai macchinari del frantoio la Selva d’Abruzzo di Moscufo e Mauro di Massimo ci fa subito capire che qui non si scherza. Oggi, con l’igiene accurata, la lavorazione immediata delle olive e una adeguata conservazione dell’olio è possibile raggiugere un livello di qualità dell’olio che in passato era complettamente impensabile.
Dopo la romantica cantina con le
volte a crociera dell’antico frantoio, il capannone alto e luminoso della
Selva d’Abruzzo con i suoi
macchinari luccidi sembrano usciti da un mondo estraneo. Ma le ottime
spiegazioni del Maestro frantoiano Mauro convincono subito i tedeschi dai
vantaggi della produzione di un olio di
oliva nel ciclo chiuso della continuna.
Qui è
possibile evitare un eccessivo contatto con l’area, così l’ossidazione dell’olio
può essere limitata, si può avere un perfetto controllo della temperatura nel
ciclo di mischellamento della massa di olive e il sistema di centrifuga per la separazione
acqua-olio sicuramente non ha niente a che fare con il sistema antico della padella che pesca l’olio che galleggia
sull’acqua.
Oggi l’olio di oliva extravergine di qualità viene conservato in
cisterne di acciaio inox sotto azoto a temperatura controllata, così il
straordinario sapore fruttato del nostro olio D.O.P. Aprutino-Pescarese rimane
conservato per diversi mesi. “sarebbe da
tornare a Novembre” dice Stefan,
professore all’università di Cologna “voglio
assolutamente assaggiare l’ olio nuovo, mi posso prenotare? ...”
Visita al Frantoio moderno La Selva d'Abruzzo |
Questa visita guidata si
inserisce nel ciclo delle attività che l’Azienda Agricola Tenuta Basciano sta
per attuare in stretta collaborazione
con il Consorzio D.O.P. Aprutino Pescarese. La peculiarità
della offerta nel turismo rurale è la volontà di permettere al visitatore un
contatto personalizzato, un inserimento nell'ambiente rurale fisico ed umano
nonché, nella misura del possibile, una partecipazione alle attività, agli usi
e ai modi di vita della popolazione locale, al fine di diffondere la conoscenza
dei prodotti di alta qualità della nostra zona D.O.P. oltre i confine regionali e nazionali.
Il nostro meraviglioso olio extravergine |
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