Der Oliven Info Blog
Nicht nur Olivenöl: Neues und Neuentdecktes vom antiken Ölbaum und aus der Geheimtip Region Abruzzen
Samstag, 16. Januar 2016
Sonntag, 4. Oktober 2015
Olivenöl Abonnement 2015
Immer frisches Olivenöl mit Preisvorteil
BIO- DOP
6 Flaschen 750
ml
Extra natives Olivenöl, Bio und D.O.P. Monovarietale
aus Oliven der Sorte Dritta
naturrein, 100% Eigenanbau aus unserem
biologischen Olivenhain in Moscufo (Abruzzen, Italia) kaltgepresst aus frischen Oliven der Sorte Dritta . Mit geschützter
Ursprungsbezeichnung D.O.P. „Aprutino-Pescarese“. Jede Flasche ist einzeln nummeriert und wird mit einem, von Hand gefertigtem Oliven Holzstück in Tropfenform
verziert.
279.- € für 3 Pakete Für jedes weitere Paket nur 94.- €
Olio
- BIO
6 Flaschen 750
ml
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(Abruzzen, Italia), kaltgepresst aus
frischen Oliven der Sorten Dritta und
Leccino.
249.- € für 3 Pakete
Für jedes weitere
Paket nur 82.- €
So funktioniert’s
Ein Abonnement garantiert Ihnen
frisch abgefülltes Olivenöl über das ganze Jahr verteilt, natürlich mit einem Preisvorteil.
Ein
Abonnement besteht aus mindestens 3
gleichen Lieferungen innerhalb von 12 Monaten, wann, in welchem Zeitabstand
und wohin (innerhalb Deutschlands und Österreichs) wir Ihnen die Pakete
schicken, können Sie selber festlegen. Schreiben
Sie uns eine email an tenutabasciano@libero.it, oder kontaktieren Sie uns
über das Kontaktformular auf unserer internetseite www.tenutabasciano.it. Die Zahlung erfolgt in Vorauskasse mit
Überweisung, das Abonnement endet automatisch mit der letzten Lieferung.Wir schicken Ihnen die Pakete mit der Speditionsfirma
SDA, die Flaschen werden mit Spezial-Flaschen Kartons verschickt und alle
Pakete sind versichert, die Lieferzeit nach Deutschland beträgt in der Regel nicht mehr als 2-3 Tage.
Dienstag, 1. September 2015
Baguette und Dinkelbrot im Holzofen
Baguette und Dinkelbrot im Holzofen |
Auf
den Hügeln unserer Tenuta Basciano haben
wir dieses Jahr das erste mal Dinkel angebaut. Unser Nonno war doch sehr
skeptisch und es war nicht ganz leicht ihn davon zu überzeugen das Dinkel ein besonderes
Getreide ist, als die Urform des Weizens
bekannt, gilt Dinkel als robust und
wetterbeständig. Ein Getreide dass keinen
Kunstdünger verträgt und sich deswegen optimal
für unseren biologischen Landbau eignet.
Warten auf den Mähdrescher |
Er kommt !!! |
Endlich
nach tagelangem telefonieren und
geplazten Verabredungen kommt der Mähdrescher,
ein wichtiger Tag, denn nun sehen wir
wie unser Getreide aussieht. Dinkel
ist ein Spelzgetreide , das heiβt das eigendliche Korn ist von einer Schutzhülle
umgeben, die in einem extra Arbeitsgang entspelzt werden muβ. Einer der Gründe warum
Dinkel im Geschäft teurer ist als
normaler Weizen.
Crivella (Sieb) zum Entfernen der Unkrautsahmen |
Die meisten Unkräuter, die in Getreidefeldern wachsen,
haben Samen, und werden “mitgeerntet” und müssen vor dem Entspelzen durch
Siebungen entfernt werden. Wir haben dafür
die antike crivella benutzt, ein groβes Metallsieb das an einer Kette aufgehängt
und geschwängt wird. Die Unkräutersamen sammeln sich an der Oberfläche an und können
entfernt werden.
Baguett und Land Brote werden vorbereitet |
So ein schönes Mehl da bekommt man Lust auf Brotbacken.
Ein Holzofen ist hierfür natürlich am besten geeignet. Und so haben wir mit den Ferien Gästen unserer Tenuta Basciano einen Brotback Tag organisiert.
Boris aus Frankfurt ist Spezialist für französische
Brote, ein Baguette im Holzofen zu backen das reizt ihn schon und wir müssen natürlich
unbedingt unser frisches Dinkelmehl
ausprobieren.
Der Holzofen wird für 1½ Stunden beheizt
|
Unser Nonno erklärt wie der Holzofen funktioniert und
macht Brotpizza, mit einem Tropfen Olivenöl und Salz bestreut zu einem Glas Wein, das ist etwas besonders Gutes. Tomaten, Käse , Mortadella, Schinken, frische Feigen und die unfehlbaren abruzzesischen Pepperoni
e uova machen aus dem Picknick ein
richtiges Mittagessen.
Der Ofen ist bereit ! Zuerst die grossen Brote und die Brotpizza |
Sonntag, 9. August 2015
L’olio di oliva di ieri e l’extravergine D.O.P. di oggi l'olio
Pianella, 22 Luglio 2015 - Una Visita guidata alla scoperta della tecnica antica e della tecnologia moderna nella produzione dell’olio di oliva della nostra zona D.O.P.
(idea ed organizzazione : azienda agricola Tenuta Basciano, a cura di Angelika Wessel)
Pressa a vite in Legno XVIII secolo con fiscolo antico |
Sicuramente 300 anni fa l’olio di oliva non poteva avere il profumo e il
sapore eccelente di un Extravergine D.O.P. Aprutino-Pescarese di oggi. Il
gruppo di viaggiatori tedeschi ed italiani rimangono sorpresi quando il Presidente del Consorzio D.O.P.
Pescarese Aprutino, Dott. Silvano Ferri
gli fa vedere un profondo buco nel pavimento del antico frantoio Trappeto Grande di Pianella, “qui veniva fatto confluire il mosto oleoso prodotto
con il torchio a vite in legno, l’olio essendo più leggero dell’acqua, veniva “recuperato o pescato” semplicemente con una
padella in superficie” spiega agli ospiti stupiti.
Vediamo il torchio a vite in legno di quercia, pesante, nero, impregnato
dell’essenza di centinaia di spremiture, lavori e fatiche immense, mentre i fiscoli antichi sono delle
ciambelle ovali, tessuti grossolanamente,
dove la pasta di olive veniva semplicemente inserito all’interno, poi schiacciati con l’ausilio dell’immenso
argano in legno.
L'olio veniva "pescato" |
il bellissimo locale antico con le volte a crociera del Frantoio |
Notiamo le carte di gioco, le bottiglie di vino impolverate, le scritte e
annotazioni dietro la porta. “il
frantoio”, spiega L’assessore al turismo Romeo
Aramini del Comune di Pianella, “
era anche un punto di incontro, era situato al centro del paese, lì faceva
caldo, c’era tanta gente e ci si andava per chiaccerare o per passare semplicemente il tempo”.
L’Olio di oliva è stato sempre una merce preziosa, le prime testimonianze
sulla produzione di olio d’oliva tra Moscufo, Loreto Aprutino e Pianella
risalgono addirittura all’epoca romana, ed è grazie ai monaci Benedittini che ancora oggi coltiviamo la
specie d’ulivo “Dritta”. Ma rimane sorprendente il fatto che la tecnica di
poduzione dell’olio d’oliva rimane sostenzialmente invariata fino all’inizio
del 900. L’asino che trottava per ore, facendo girare le pesanti macine di pietra sparisce solo con la
scoperta dell’elettricità e solo intorno al 1925 grazie all’ingeniere Abruzzese Corradino D’Ascanio viene sviluppato un
frantoio più moderno che impegna la pressa idraulica e il sistema di centrifuga
per separare l’acqua dall’olio.
Antica macina di pietra |
L’Olio di oliva è stato sempre una merce preziosa, le prime testimonianze
sulla produzione di olio d’oliva tra Moscufo, Loreto Aprutino e Pianella
risalgono addirittura all’epoca romana, ed è grazie ai monaci Benedittini che ancora oggi coltiviamo la
specie d’ulivo “Dritta”. Ma rimane sorprendente il fatto che la tecnica di
poduzione dell’olio d’oliva rimane sostenzialmente invariata fino all’inizio
del 900.
L’asino che trottava per ore, facendo girare le pesanti macine di pietra sparisce solo con la
scoperta dell’elettricità e solo intorno al 1925 grazie all’ingeniere Abruzzese Corradino D’Ascanio viene sviluppato un
frantoio più moderno che impegna la pressa idraulica e il sistema di centrifuga
per separare l’acqua dall’olio.
Bidoni per la conservazione dell'olio - ieri |
Conservazione dell'olio - oggi |
“ancora 50 anni fa, le olive venivano raccolte con le mani e portate al frantoio fino alla fine di gennaio - lì ovviamente, non venivano lavate” , siamo d’avanti ai macchinari del frantoio la Selva d’Abruzzo di Moscufo e Mauro di Massimo ci fa subito capire che qui non si scherza. Oggi, con l’igiene accurata, la lavorazione immediata delle olive e una adeguata conservazione dell’olio è possibile raggiugere un livello di qualità dell’olio che in passato era complettamente impensabile.
Dopo la romantica cantina con le
volte a crociera dell’antico frantoio, il capannone alto e luminoso della
Selva d’Abruzzo con i suoi
macchinari luccidi sembrano usciti da un mondo estraneo. Ma le ottime
spiegazioni del Maestro frantoiano Mauro convincono subito i tedeschi dai
vantaggi della produzione di un olio di
oliva nel ciclo chiuso della continuna.
Qui è
possibile evitare un eccessivo contatto con l’area, così l’ossidazione dell’olio
può essere limitata, si può avere un perfetto controllo della temperatura nel
ciclo di mischellamento della massa di olive e il sistema di centrifuga per la separazione
acqua-olio sicuramente non ha niente a che fare con il sistema antico della padella che pesca l’olio che galleggia
sull’acqua.
Oggi l’olio di oliva extravergine di qualità viene conservato in
cisterne di acciaio inox sotto azoto a temperatura controllata, così il
straordinario sapore fruttato del nostro olio D.O.P. Aprutino-Pescarese rimane
conservato per diversi mesi. “sarebbe da
tornare a Novembre” dice Stefan,
professore all’università di Cologna “voglio
assolutamente assaggiare l’ olio nuovo, mi posso prenotare? ...”
Visita al Frantoio moderno La Selva d'Abruzzo |
Questa visita guidata si
inserisce nel ciclo delle attività che l’Azienda Agricola Tenuta Basciano sta
per attuare in stretta collaborazione
con il Consorzio D.O.P. Aprutino Pescarese. La peculiarità
della offerta nel turismo rurale è la volontà di permettere al visitatore un
contatto personalizzato, un inserimento nell'ambiente rurale fisico ed umano
nonché, nella misura del possibile, una partecipazione alle attività, agli usi
e ai modi di vita della popolazione locale, al fine di diffondere la conoscenza
dei prodotti di alta qualità della nostra zona D.O.P. oltre i confine regionali e nazionali.
Il nostro meraviglioso olio extravergine |
Mittwoch, 6. Mai 2015
Backen mit Olivenöl
TARALLI DOLCI
In der
tradizionalen Abruzzesischen Küche wird
Olivenöl auch zum backen verwendet.
Hier ein Beispiel: diese süßen Kringel sind leicht und
schnell gebacken, sind knusprig und lecker zu Tee oder Wein.
Ein
Rezept ohne Eier und Milch.
Zutaten:
4 Becher Mehl
1 Becher Rohrzucker
1 Becher Weisswein
½ Becher Wasser
½ Becher Olivenöl extravergine d’Oliva
½ Teelöffel Backpulver
Rosinen oder geraspelte Schokolade
nach Belieben
Zubereitung:
Alle Zutaten zu
einem geschmeidigen Teig verarbeiten,( eventuell etwas mehr Mehl untermischen). Zu möglichst dünnen
Teigsträngen rollen und Kringel formen, mit Rohrzucker bestreuen und auf
Backpapier im Ofen (keine Umluft) bei ca 180 °C backen bis die Kringel goldbraun geworden sind (ca 15 Minuten).
Montag, 4. Mai 2015
Wozu braucht man D.O.P. ?
Unser extranatives Olivenöl hat die geschützte Ursprungsbezeichnung Aprutino Pescarese.
Aber was bedeutet das eigendlich?
Für uns bedeutet es viel Aufwand, denn das Olivenöl muß strengen Produktbestimmungen entsprechen und die Herstellung muß von der Handelskammer von Pescara von Jahr zu Jahr genehmigt werden.
Die Flaschen werden nummeriert, es wird ein Register geführt, so ist es nachvollziehbar aus was für einer Art von Oliven das Öl gepresst wurde, es muß genau gelistet werden, wo, wann und wie das Olivenöl hergestellt und abgefüllt wurde.
Heute, bei den aktuellen EU Vorschreibungen für Olivenöl Etiketten stellt das eine einzigartige Garantie dar. Es ist nicht erlaubt geographische Hinweise auf Etiketten abzudrucken, selbst Oliven die nicht aus Italien stammen aber in Italien zu Öl verarbeitet werden können sich heute "Italienisches Olivenöl" nennen.
Wir veröffendlichen hier ein depliant der Genossenschaft D.O.P. Aprutino-Pescarese, in der einige sehr interessante Details zu finden sind.
Im Büroder Schutzgenossenschaft DOP Aprutino-Pescarese in Pianella |
Dienstag, 14. April 2015
Il treno e i viaggiatori tedeschi in Abruzzo nell'800
Piena di fascino
naturale, ricca di risorse, ma isolata dai circuiti culturali coevi, selvaggia
e mal governata; socialmente e culturalmente ricca di tradizioni è descritta al
contempo povera, arretrata e sfruttata. Così risulta dai racconti dei pochissimi viaggiatori stranieri che alla fine
dell’ 800 si spinsero fino in Abruzzo.
I primi coraggiosi avventurieri di passaggio in Abruzzo, affascinati dall’aspetto aspro,
selvaggio ma estremamente coinvolgente del paesaggio naturale, erano in viaggio ancora a piedi o in carrozza. Esempio conosciuto è F. Gregorovius osservatore attento e critico che
descrive nel 1871 le impressioni di un viaggio condotto in carrozza da l’Aquila
a Popoli passando per Avezzano. Il testo
risulta particolarmente interessante dal punto di vista storico per la
descrizione critica del prosciugamento del Lago del Fucino allora in atto. Nonostante
la reiterata considerazione sui presupposti pericoli e sull’immagine
inquietante dell’Abruzzo, questi „viaggiatori-osservatori“ tradiscono un
immagine comunque positiva ed affascinante.
Il suo testo è un vero è proprio invito a
visitare una terra pressoché sconosciuta, un’esortazione ai viaggiatori a non temere la presunta pericolosità
attribuita al brigantaggio e alle cattive condizioni di viaggio.
Santa Maria del Lago, a Moscufo |
Di difficile lettura sono i scritti degli „storici dell’arte“ i quali si
occupano delle opere d’arte e dei monumenti di interesse storico-artistico del
territorio abruzzese, ma solo nell’ambito di trattazioni più ampie sull’arte
nell’Italia meridionale. Infatti all’epoca non esistevano nella letteratura
tedesca testi specifici riferiti solo all’Abruzzo. Fanno parte di questa
categoria i testi di H.W. Schulz del
1860 Denkmäler der Kunst in Unteritalien,
dove l’autore parte da un racconto storico del luogo, ma nomina quasi esclusivamente monumenti
ecclesiastici medievali quali testimonianze artistiche di maggior portata. Il
testo si presenta di difficile lettura
poiché l’autore non lascia intuire con quale logica venga favorita lo studio di
alcuni monumenti descritti fin nei minimi dettagli a discapito di altri. Anche
il testo di E. Förster Geschichte der italienischen Kunst (Leipzig, 1869) non
contiene fatti e dati di rilievo secondo una metodologia scientifica. In
maniera casuale descrive alcuni particolari decorativi di qualche monumento in
S. Clemente o S. Giovanni in Venere.
Con i „viaggiatori-scienziati“ finalmente si approdano alla stesura dei primi testi monografici sull’Abruzzo, riguardanti differenti argomentazioni molto specifiche.
Campo Imperatore |
Il primo testo da
citare è sicuramente l‘articolo Land und
Leute der Abruzzen (1888) di H.E.
Berlepsch che si definisce „storico delle ricerche economiche e sociali„
scrisse il testo in seguito ad un viaggio di alcuni mesi condotto in treno, carrozza
ed a piedi da Roma, Montecassino, Roccavindola, Farindola, Sulmona per arrivare
fino ad Assergi.
L’autore parte da ampie
descrizioni geografiche, descrive problematiche ambientali come il
disboscamento, corredato da uno studio dettagliato sulla legislazione vigente
dell‘epoca, si sofferma sulle due caratteristiche principali dell’economia
abruzzese il pecoraio nomade e
l’emigrazione. Continua descrivendo la composizione sociale della popolazione ,
le difficili condizioni di vita dei contadini tra potere modano e cristiano. La
trattazione termina con la descrizione tipologica degli insediamenti di
Assergi, visto dall’Autore come paese tipico rappresentativo per tutti i paesi
dell’Abruzzo, di un’abitazione tipica“ contadina e di una giornata lavorativa
„normale“ degli abitanti. L’abruzzo che emerge è una terra piena di fascino
naturale, ricca di risorse, ma isolata dai circuiti culturali coevi, selvaggia
e mal governata; socialmente e culturalmente ricca di tradizioni è descritta al
contempo povera, arretrata e sfruttata.
Paese Fantasma, provincia dell'Aquila |
Uno spirito simile, da studioso in spedizione in terre sconosciute, si trova ancora nel 1897 nel testo di K. Hassert Die Abruzzen. L’autore, docente di geografia descrive il territorio da un punto di vista geografico, geologico, climatico, descrive la vegetazione e le problematiche ambientali causate dal disboscamento delle zone montane, elenca le infrastrutture e le principali fonti economiche, per terminare con un’analisi della composizione e distribuzione demografica della popolazione e delle sue condizioni sociali difficili.
Infatti con una media di solo 75 abitanti per kmq il territorio abruzzese risultava scarsamente abitato, 80% della popolazione era analfabeta.
Emerge da ambedue testi uno spirito critico in confronto con il potere dominante della chiesa sulla popolazione, il malgoverno generale e la „usanza“ di non osservare le leggi vigenti, lasciando il lettore in dubbio sulla fattibilità di un viaggio in Abruzzo.
Il primo viaggiatore Moderno: Leopold Gmelin.
In questo
contesto risulta sorprendente la capacità del Architetto L.Gmelin nel suo testo
Questioni architettoniche sugli Abruzzi
(1889) di porre i suoi studi
sull'architettura e sull’arte abruzzese in un contesto positivistico o per lo
meno obiettivo: l’autore dà indicazioni precise al potenziale viaggiatore,
segnalando addirittura le locande ove convenga sostare; tranquillizza il lettore
sulla sicurezza delle strade, sulla sincerità della gente e sulla comodità del
treno quale nuovo mezzo di trasporto.
dalla fototeca Ferrovie dello Stato: sella di corno 471 |
in viaggio con il treno storico 2014 |
L’itinerario percorso da Gmelin fu possibile
grazie al tratto ferroviario Terni-Rieti, realizzato nel 1886, mentre i
collegamenti su strada ferrata Roma-Terni e L’Aquila-Sulmona rientravano già
nel piano ferroviario del 1861. L’utilizzo della ferrovia, elemento
unificatoria del territorio, è ciò che fa di Gmelin un viaggiatore moderno rispetto
ai suoi predecessori, una personalità completa all’interno delle tre categorie
di viaggiatori ottocenteschi
nell’Abruzzo: unisce alle osservazioni sul paesaggio naturale un attento studio
tematico delle opere architettoniche a Rieti, L’Aquila e Sulmona, ritenute più
importanti. In un testo che si presenta
di facile lettura poiché condotto secondo una moderna logica,la sua analisi non
si limita all’architettura medievale classica, vengono nominati anche edifici e monumenti
rinascimentali e barocchi, sacri e profani.
In viaggio con il treno storico da Sulmona a Castel di Sangro, 2014 |
(l'articolo integrale in : "Leopold Gmelin e altri studiosi e viaggiatori tedeschi in Abruzzo nel XIX secolo" di Angelika Wessel in Lepold Gmelin Studi sull'architettura dell'Abruzzo alla fine dell'800, a cura di A. Wessel, P. Ardizzola, A.Ghisetti Giavarina, in : i saggi di Opus, n. 15, Gangemi Editore 2008, pg. 11-14), tutti i diritti riservati.
Le ferrovie dello stato organizzano ogni anno tra maggio e giugno un viaggio in carrozze antiche sulla linea, ormai chiusa, che va da Sulmona a Castel di Sangro, una linea ferroviaria storica, molto panoramica, chiamata anche TRANSIBERIANA D'ITALIA.
Quest'anno il primo viaggio è previsto per il 2 maggio 2015. Vedi:
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