olivenöl

Sonntag, 4. Oktober 2015

Olivenöl Abonnement 2015



Immer frisches Olivenöl mit Preisvorteil 





 Olio  
 BIO- DOP
 6 Flaschen 750 ml

Extra natives Olivenöl, Bio und D.O.P. Monovarietale aus Oliven der  Sorte Dritta

naturrein, 100%  Eigenanbau aus unserem biologischen Olivenhain in Moscufo (Abruzzen, Italia)  kaltgepresst aus frischen Oliven der Sorte DrittaMit geschützter Ursprungsbezeichnung D.O.P. „Aprutino-Pescarese“. Jede Flasche ist einzeln nummeriert und wird  mit einem, von Hand gefertigtem  Oliven Holzstück in Tropfenform verziert.  

279.- € für 3 Pakete  Für jedes weitere Paket nur  94.- € 






Olio - BIO
6 Flaschen 750 ml
Extra natives Olivenöl  - Bio
naturrein, 100% Eigenanbau aus unserem biologischen Olivenhain in Moscufo (Abruzzen, Italia),  kaltgepresst aus frischen Oliven der Sorten Dritta und Leccino.

249.- € für 3 Pakete
Für jedes weitere
Paket nur 82.- €



So funktioniert’s
Ein Abonnement garantiert Ihnen frisch abgefülltes Olivenöl über das ganze Jahr verteilt, natürlich mit einem Preisvorteil.  Ein Abonnement besteht aus mindestens 3 gleichen Lieferungen innerhalb von 12 Monaten, wann, in welchem Zeitabstand und wohin (innerhalb Deutschlands und Österreichs) wir Ihnen die Pakete schicken,  können Sie selber festlegen. Schreiben Sie uns eine email an tenutabasciano@libero.it, oder kontaktieren Sie uns über das Kontaktformular auf unserer internetseite  www.tenutabasciano.it.  Die Zahlung erfolgt in Vorauskasse mit Überweisung, das Abonnement endet automatisch mit der letzten Lieferung.Wir  schicken Ihnen die Pakete mit der Speditionsfirma SDA, die Flaschen werden mit Spezial-Flaschen Kartons verschickt und alle Pakete sind versichert, die Lieferzeit nach Deutschland beträgt  in der Regel nicht mehr als 2-3  Tage. 

            

Dienstag, 1. September 2015

Baguette und Dinkelbrot im Holzofen


Baguette und Dinkelbrot im Holzofen

Auf den Hügeln unserer  Tenuta Basciano haben wir dieses Jahr das erste mal Dinkel angebaut. Unser Nonno war doch sehr skeptisch und es war nicht ganz leicht ihn davon zu überzeugen das Dinkel ein besonderes Getreide ist,  als die Urform des Weizens bekannt,  gilt Dinkel als robust und wetterbeständig. Ein Getreide dass  keinen Kunstdünger verträgt und  sich deswegen optimal für unseren biologischen Landbau eignet. 

Warten auf den Mähdrescher

Er kommt !!!

Endlich nach tagelangem telefonieren  und geplazten Verabredungen kommt der  Mähdrescher, ein wichtiger Tag,  denn nun sehen wir wie  unser Getreide aussieht.   Dinkel ist ein Spelzgetreide , das heiβt das eigendliche Korn ist von einer Schutzhülle umgeben, die in einem extra Arbeitsgang   entspelzt werden muβ. Einer der Gründe warum Dinkel im Geschäft  teurer ist als normaler Weizen.

Crivella (Sieb) zum Entfernen der Unkrautsahmen 

Die meisten Unkräuter, die in Getreidefeldern wachsen, haben Samen, und werden “mitgeerntet” und müssen  vor dem Entspelzen durch Siebungen  entfernt werden. Wir haben dafür die antike  crivella  benutzt,  ein groβes Metallsieb das an einer Kette aufgehängt und geschwängt wird. Die Unkräutersamen sammeln sich an der Oberfläche an und können entfernt werden.

Nach dem Entspelzen in einer Spezialmühle in der Gegend,  haben wir einen Teil der Dinkelkörner in die Steinmühle von Moscufo gebracht und zu Vollkornmehl  und Halbvollkornmehl verarbeiten lassen.  Vakuumverpackt müsste es für einige  Zeit haltbar bleiben.


Baguett und Land Brote werden vorbereitet

So ein schönes Mehl da bekommt man Lust auf Brotbacken. Ein Holzofen ist hierfür natürlich am besten geeignet.  Und so haben wir mit den Ferien Gästen  unserer Tenuta Basciano  einen Brotback Tag organisiert.
Boris aus Frankfurt ist Spezialist für französische Brote, ein Baguette im Holzofen zu backen das reizt ihn schon und wir müssen natürlich unbedingt unser frisches  Dinkelmehl ausprobieren.
Der Holzofen wird für 1½ Stunden beheizt

Unser Nonno erklärt wie der Holzofen funktioniert und macht Brotpizza, mit einem Tropfen Olivenöl und Salz bestreut zu einem Glas  Wein, das ist etwas besonders Gutes. Tomaten, Käse , Mortadella, Schinken, frische Feigen und die unfehlbaren abruzzesischen Pepperoni e uova  machen aus dem Picknick ein richtiges Mittagessen.

Der Ofen ist bereit ! Zuerst die grossen Brote und die Brotpizza






Sonntag, 9. August 2015

L’olio di oliva di ieri e l’extravergine D.O.P. di oggi l'olio

Pianella, 22 Luglio 2015   -   Una  Visita guidata alla scoperta della tecnica antica e della tecnologia moderna nella produzione dell’olio di oliva della nostra zona D.O.P. 

(idea ed organizzazione : azienda agricola Tenuta Basciano, a cura di Angelika Wessel)



Pressa a vite in Legno XVIII secolo con fiscolo  antico


Sicuramente 300 anni fa l’olio di oliva non poteva avere il profumo e il sapore eccelente di un Extravergine D.O.P. Aprutino-Pescarese di oggi. Il gruppo di viaggiatori tedeschi ed italiani rimangono sorpresi  quando il Presidente del Consorzio D.O.P. Pescarese Aprutino, Dott. Silvano Ferri gli fa vedere un profondo buco nel pavimento del antico frantoio Trappeto Grande di Pianella, “qui  veniva fatto confluire il mosto oleoso prodotto con il torchio a vite in legno, l’olio essendo più leggero dell’acqua, veniva  “recuperato o pescato” semplicemente con una padella in superficie” spiega agli ospiti stupiti.
Vediamo il torchio a vite in legno di quercia, pesante, nero, impregnato dell’essenza di centinaia di spremiture, lavori e fatiche  immense, mentre i fiscoli antichi sono delle ciambelle ovali, tessuti  grossolanamente, dove la pasta di olive veniva semplicemente inserito all’interno,  poi schiacciati con l’ausilio dell’immenso argano in legno.


L'olio veniva "pescato" 

il bellissimo locale antico con le volte a crociera del Frantoio 

Notiamo le carte di gioco, le bottiglie di vino impolverate, le scritte e annotazioni dietro la porta.  “il frantoio”, spiega L’assessore al turismo Romeo Aramini del Comune di Pianella,  “ era anche un punto di incontro, era situato al centro del paese, lì faceva caldo, c’era tanta gente e ci si andava per chiaccerare o  per passare semplicemente il tempo”.

L’Olio di oliva è stato sempre una merce preziosa, le prime testimonianze sulla produzione di olio d’oliva tra Moscufo, Loreto Aprutino e Pianella risalgono addirittura all’epoca romana, ed è grazie ai monaci  Benedittini che ancora oggi coltiviamo la specie d’ulivo “Dritta”. Ma rimane sorprendente il fatto che la tecnica di poduzione dell’olio d’oliva rimane sostenzialmente invariata fino all’inizio del 900.  L’asino che trottava per ore,  facendo girare le pesanti  macine di pietra sparisce solo con la scoperta dell’elettricità e solo intorno al 1925  grazie all’ingeniere Abruzzese Corradino D’Ascanio viene sviluppato un frantoio più moderno che impegna la pressa idraulica e il sistema di centrifuga per separare l’acqua dall’olio.

Antica macina di pietra


















L’Olio di oliva è stato sempre una merce preziosa, le prime testimonianze sulla produzione di olio d’oliva tra Moscufo, Loreto Aprutino e Pianella risalgono addirittura all’epoca romana, ed è grazie ai monaci  Benedittini che ancora oggi coltiviamo la specie d’ulivo “Dritta”. Ma rimane sorprendente il fatto che la tecnica di poduzione dell’olio d’oliva rimane sostenzialmente invariata fino all’inizio del 900. 


 L’asino che trottava per ore,  facendo girare le pesanti  macine di pietra sparisce solo con la scoperta dell’elettricità e solo intorno al 1925  grazie all’ingeniere Abruzzese Corradino D’Ascanio viene sviluppato un frantoio più moderno che impegna la pressa idraulica e il sistema di centrifuga per separare l’acqua dall’olio.



Bidoni per la conservazione dell'olio - ieri
Conservazione dell'olio - oggi 














 “ancora 50 anni fa, le olive venivano raccolte con le mani e portate al frantoio fino alla fine di gennaio - lì  ovviamente,  non venivano lavate” , siamo  d’avanti ai macchinari  del frantoio la Selva d’Abruzzo di Moscufo e Mauro di Massimo ci fa subito capire che qui non si scherza. Oggi, con l’igiene accurata, la lavorazione immediata delle olive  e una adeguata conservazione dell’olio è possibile raggiugere un livello di qualità dell’olio che in passato era complettamente impensabile.

Dopo la romantica cantina con le volte a crociera dell’antico frantoio, il capannone alto e luminoso della Selva d’Abruzzo con i suoi macchinari luccidi sembrano usciti da un mondo estraneo. Ma le ottime spiegazioni del Maestro frantoiano Mauro convincono subito i tedeschi dai vantaggi  della produzione di un olio di oliva nel ciclo chiuso della continuna.  

Qui  è possibile evitare un eccessivo contatto con l’area, così l’ossidazione dell’olio può essere limitata, si può avere un perfetto controllo della temperatura nel ciclo di mischellamento della massa di olive e  il sistema di centrifuga per la separazione acqua-olio sicuramente non ha niente a che fare con il sistema antico  della padella che pesca l’olio che galleggia sull’acqua. 

Oggi l’olio di oliva extravergine di qualità viene conservato in cisterne di acciaio inox sotto azoto a temperatura controllata, così il straordinario sapore fruttato del nostro olio D.O.P. Aprutino-Pescarese rimane conservato per diversi mesi.  “sarebbe da tornare a Novembre”  dice Stefan, professore all’università di Cologna  “voglio assolutamente assaggiare  l’ olio nuovo,  mi posso prenotare? ...”

Visita al Frantoio moderno  La Selva d'Abruzzo




Questa visita guidata si inserisce nel ciclo delle attività  che l’Azienda Agricola Tenuta Basciano sta per attuare in stretta collaborazione  con il Consorzio  D.O.P. Aprutino Pescarese. La peculiarità della offerta nel turismo rurale è la volontà di permettere al visitatore un contatto personalizzato, un inserimento nell'ambiente rurale fisico ed umano nonché, nella misura del possibile, una partecipazione alle attività, agli usi e ai modi di vita della popolazione locale, al fine di diffondere la conoscenza dei prodotti di alta qualità della nostra zona D.O.P.  oltre i confine regionali e nazionali.


Il nostro meraviglioso olio extravergine 













Mittwoch, 6. Mai 2015

Backen mit Olivenöl





TARALLI   DOLCI

In der tradizionalen  Abruzzesischen Küche wird Olivenöl auch zum backen verwendet.  
Hier ein Beispiel:  diese süßen Kringel sind leicht und
schnell  gebacken,  sind knusprig und lecker zu Tee oder Wein.
Ein Rezept ohne Eier und Milch

Zutaten:
                               4              Becher    Mehl
                          1             Becher    Rohrzucker
                               1              Becher  Weisswein
                               ½              Becher  Wasser
                               ½              Becher  Olivenöl extravergine d’Oliva
                               ½             Teelöffel Backpulver
                                Rosinen  oder geraspelte Schokolade  nach Belieben

Zubereitung:

           Alle Zutaten   zu einem geschmeidigen Teig verarbeiten,( eventuell  etwas mehr Mehl untermischen).  Zu möglichst dünnen Teigsträngen rollen und Kringel formen, mit Rohrzucker bestreuen und auf Backpapier im Ofen (keine Umluft) bei ca 180 °C  backen bis die Kringel goldbraun  geworden sind (ca 15 Minuten).

Montag, 4. Mai 2015

Wozu braucht man D.O.P. ?

Unser  extranatives Olivenöl hat die geschützte Ursprungsbezeichnung   Aprutino Pescarese. 

Aber was bedeutet das eigendlich? 

Für uns bedeutet es viel  Aufwand, denn das Olivenöl muß strengen Produktbestimmungen entsprechen und die Herstellung muß von  der Handelskammer von Pescara  von Jahr zu Jahr genehmigt werden. 

Die Flaschen  werden nummeriert, es wird ein Register geführt, so ist es   nachvollziehbar aus was für einer Art von Oliven das Öl gepresst wurde, es muß genau gelistet werden, wo, wann und wie das Olivenöl hergestellt und abgefüllt wurde. 

Heute, bei den aktuellen EU Vorschreibungen für Olivenöl Etiketten stellt das eine einzigartige Garantie dar. Es ist nicht erlaubt geographische Hinweise auf Etiketten abzudrucken, selbst  Oliven die nicht aus Italien stammen aber in Italien zu Öl verarbeitet werden können sich heute  "Italienisches Olivenöl"  nennen.
Wir veröffendlichen hier ein depliant  der Genossenschaft D.O.P. Aprutino-Pescarese,  in der einige sehr interessante Details zu finden sind. 


Im Büroder Schutzgenossenschaft DOP Aprutino-Pescarese in Pianella








Dienstag, 14. April 2015

Il treno e i viaggiatori tedeschi in Abruzzo nell'800

Piena di fascino naturale, ricca di risorse, ma isolata dai circuiti culturali coevi, selvaggia e mal governata; socialmente e culturalmente ricca di tradizioni è descritta al contempo povera, arretrata e sfruttata. Così risulta dai racconti   dei  pochissimi viaggiatori stranieri che alla fine dell’ 800  si spinsero fino in Abruzzo. 



Campo Imperatore
I primi  coraggiosi avventurieri di passaggio in Abruzzo, affascinati dall’aspetto aspro, selvaggio ma estremamente coinvolgente del paesaggio naturale, erano in viaggio ancora a piedi o in carrozza.  Esempio conosciuto è  F. Gregorovius osservatore attento e critico che descrive nel 1871 le impressioni di un viaggio condotto in carrozza da l’Aquila a Popoli passando per Avezzano.  Il testo risulta particolarmente interessante dal punto di vista storico per la descrizione critica del prosciugamento del Lago del Fucino allora in atto. Nonostante la reiterata considerazione sui presupposti pericoli e sull’immagine inquietante dell’Abruzzo, questi „viaggiatori-osservatori“ tradiscono un immagine comunque positiva ed affascinante.



Santa Maria del Lago, a Moscufo
Di difficile lettura sono i scritti   degli „storici dell’arte“  i quali si occupano delle opere d’arte e dei monumenti di interesse storico-artistico del territorio abruzzese, ma solo nell’ambito di trattazioni più ampie sull’arte nell’Italia meridionale. Infatti all’epoca non esistevano nella letteratura tedesca testi specifici riferiti solo all’Abruzzo. Fanno parte di questa categoria i testi di H.W. Schulz  del 1860 Denkmäler der Kunst in Unteritalien, dove l’autore parte da un racconto storico del luogo, ma  nomina quasi esclusivamente monumenti ecclesiastici medievali quali testimonianze artistiche di maggior portata. Il testo si presenta  di difficile lettura poiché l’autore non lascia intuire con quale logica venga favorita lo studio di alcuni monumenti descritti fin nei minimi dettagli a discapito di altri. Anche il testo di E. Förster Geschichte der italienischen Kunst (Leipzig, 1869) non contiene fatti e dati di rilievo secondo una metodologia scientifica. In maniera casuale descrive alcuni particolari decorativi di qualche monumento in S. Clemente o S. Giovanni in Venere. 



Con i  „viaggiatori-scienziati“   finalmente si approdano alla stesura dei primi testi monografici sull’Abruzzo, riguardanti differenti argomentazioni molto specifiche.

Campo Imperatore 
Il primo testo da citare è sicuramente l‘articolo Land und Leute der Abruzzen  (1888) di H.E. Berlepsch che si definisce „storico delle ricerche economiche e sociali„ scrisse il testo in seguito ad un viaggio di alcuni mesi condotto in treno, carrozza ed a piedi da Roma, Montecassino, Roccavindola, Farindola, Sulmona per arrivare fino ad  Assergi. 






L’autore parte da ampie descrizioni geografiche, descrive problematiche ambientali come il disboscamento, corredato da uno studio dettagliato sulla legislazione vigente dell‘epoca, si sofferma sulle due caratteristiche principali dell’economia abruzzese  il pecoraio nomade e l’emigrazione. Continua descrivendo la composizione sociale della popolazione , le difficili condizioni di vita dei contadini tra potere modano e cristiano. La trattazione termina con la descrizione tipologica degli insediamenti di Assergi, visto dall’Autore come paese tipico rappresentativo per tutti i paesi dell’Abruzzo, di un’abitazione tipica“ contadina e di una giornata lavorativa „normale“ degli abitanti. L’abruzzo che emerge è una terra piena di fascino naturale, ricca di risorse, ma isolata dai circuiti culturali coevi, selvaggia e mal governata; socialmente e culturalmente ricca di tradizioni è descritta al contempo povera, arretrata e sfruttata.


Paese Fantasma, provincia dell'Aquila
Uno spirito simile, da studioso in spedizione in terre sconosciute,  si trova ancora nel 1897 nel testo di K. Hassert Die Abruzzen. L’autore, docente di geografia descrive il territorio da un punto di vista geografico, geologico, climatico, descrive la vegetazione e le problematiche ambientali causate dal disboscamento delle zone montane, elenca le infrastrutture e le principali fonti economiche, per terminare con un’analisi della composizione e distribuzione demografica della popolazione e delle sue condizioni sociali difficili. 



Paese Fantasma, Provincia dell'Aquila

Infatti con una media di solo 75 abitanti per kmq il territorio abruzzese risultava scarsamente abitato, 80% della popolazione era analfabeta.
Emerge da ambedue testi uno spirito critico  in confronto con il potere dominante della chiesa sulla popolazione, il malgoverno generale e la „usanza“ di non osservare le leggi vigenti, lasciando il lettore in dubbio sulla fattibilità di un viaggio in Abruzzo. 











Il primo viaggiatore Moderno: Leopold Gmelin.  
In questo contesto risulta sorprendente la capacità del Architetto L.Gmelin nel suo testo Questioni architettoniche sugli Abruzzi  (1889) di porre i suoi studi sull'architettura e sull’arte abruzzese in un contesto positivistico o per lo meno obiettivo: l’autore dà indicazioni precise al potenziale viaggiatore, segnalando addirittura le locande ove convenga sostare; tranquillizza il lettore sulla sicurezza delle strade, sulla sincerità della gente e sulla comodità del treno quale nuovo mezzo di trasporto.


dalla fototeca Ferrovie dello Stato:  sella di corno 471

in viaggio con il treno storico 2014

 L’itinerario percorso da Gmelin fu possibile grazie al tratto ferroviario Terni-Rieti, realizzato nel 1886, mentre i collegamenti su strada ferrata Roma-Terni e L’Aquila-Sulmona rientravano già nel piano ferroviario del 1861. L’utilizzo della ferrovia, elemento unificatoria del territorio, è ciò che fa di Gmelin un viaggiatore moderno rispetto ai suoi predecessori, una personalità completa all’interno delle tre categorie di  viaggiatori ottocenteschi nell’Abruzzo: unisce alle osservazioni sul paesaggio naturale un attento studio tematico delle opere architettoniche a Rieti, L’Aquila e Sulmona, ritenute più importanti.  In un testo che si presenta di facile lettura poiché condotto secondo una moderna logica,la sua analisi non si limita all’architettura medievale classica,  vengono nominati anche edifici e monumenti rinascimentali e barocchi, sacri e profani.

In viaggio con il treno storico  da Sulmona a Castel di Sangro, 2014
in viaggio sulla "transiberiana" dell'italia, 2014




















 Il suo testo è un vero è proprio invito a visitare  una terra pressoché sconosciuta, un’esortazione ai viaggiatori a non temere la presunta pericolosità attribuita al brigantaggio e alle cattive condizioni di viaggio. 


(l'articolo integrale  in : "Leopold Gmelin e altri studiosi e viaggiatori tedeschi in Abruzzo nel XIX secolo" di Angelika Wessel in Lepold Gmelin Studi sull'architettura dell'Abruzzo alla fine dell'800, a cura di A. Wessel, P. Ardizzola, A.Ghisetti Giavarina, in : i saggi di Opus, n. 15, Gangemi Editore 2008, pg. 11-14), tutti i diritti riservati.


Le ferrovie dello stato organizzano ogni anno tra maggio e giugno un viaggio in carrozze antiche sulla linea, ormai chiusa, che va da  Sulmona a Castel di Sangro, una  linea ferroviaria storica, molto panoramica, chiamata anche  TRANSIBERIANA D'ITALIA. 

Quest'anno il primo viaggio è previsto per il 2 maggio 2015. Vedi: